Cicatrici corneali in seguito a delle infiammazioni o delle ferite, ma anche delle malattie congenite della cornea (per esempio cheratocono) possono diminuire la sua acuità visiva.
In questi casi proponiamo il trapianto corneale. Tramite impianto di una cornea sana di donatore possiamo restituire la forma normale della cornea e migliorare l’acuità visiva oppure evitare un ulteriore peggioramento. Nel caso di una infiammazione acuta della cornea con perforazione di un’ulcera corneale un trapianto corneale può diventare urgente. Altre tali indicazioni sono gravi ferite dell’occhio con perdita di tessuto corneale. Tumori corneali sono rari ma possono essere trattati con successo tramite trapianto corneale.
Cosa succede durante l’intervento?
L’intervento viene realizzato in anestesia generale. Sotto il microscopio operatorio la cornea malata viene tagliata e estratta, mentre la nuova cornea del donatore viene fissata al suo posto con del fine materiale di sutura.
Per evitare delle infezioni e reazioni di rigetto è necessario un trattamento con gocce e pomate ed eventualmente anche con pastiglie antibiotiche e antinfiammatorie per alcune settimane dopo l’intervento. I punti di sutura vengono di regola asportate dopo circa un anno.
Quali sono i possibili effetti collaterali e complicazioni?
Una diminuzione dell’acuità visiva permanente fino ad una perdita della vista possono subentrare in rari casi in seguito a emorragie nell’occhio, ferite, infezioni ed effetti collaterali di medicamenti, come anche occlusione dei vasi centrali dell’occhio e i vasi centrali del nervo ottico dopo iniezioni perioculari. Gravi reazioni allergiche sistemiche (cuore, respirazione, circolazione) sono complicazioni estremamente rare.
In certi casi la cornea può opacizzarsi dopo settimane, mesi oppure dopo anni. La causa può essere la malattia corneale di base oppure una reazione immunologica (reazione di rigetto). Un problema non raro è la crescita di vasi sanguigni nella cornea con la sua opacizzazione. Questo pericolo aumenta con la storia precedente di vasi cresciuti nella cornea prima del trapianto. Può essere necessario togliere i punti di questa zona nel caso di un’opacizzazione più importante può essere necessario eseguire un nuovo trapianto corneale.
Anche delle deformazioni della cornea poco importanti in seguito a cicatrizzazione possono causare degli importanti disturbi visivi e rendere necessari degli occhiali, lenti a contatto, interventi di correzione o un nuovo trapianto corneale.
Per evitare una reazione di rigetto è necessario seguire un trattamento con Cortisone che in rari casi può aumentare la pressione intraoculare oppure dopo una lunga applicazione può formare una cataratta. Un trattamento medico oppure chirurgico può diventare necessario.
Possono esserci dei passeggeri disturbi di masticazione per l’anestesia di un nervo palpebrale.
Non si può escludere con assoluta sicurezza la possibilità di trasmissione di malattie infettive (HIV, Epatite) tramite cornea del donatore.Fino adesso non è chiaro se il BSE (nuova forma di malattia di Creutz feldt-Jakob) viene trasmessa tramite cornea del donatore.
Infusioni ed iniezioni di antidolorifici possono causare anch’esse rischi ed effetti collaterali.
Successo dell’intervento
In generale la nuova cornea cresce e si cicatrizza bene e rimane chiara. Intolleranza oppure rigetto possono avvenire in circa l’8-10% dei casi.
Informazioni importanti
Prima dell’intervento la preghiamo di informarci in caso d’assunzione di medicamenti anticoaugulanti (Marcumar, Sintrom) o di antiaggreganti (Aspirina, Tiatral) per poterli sospendere prima dell’intervento.
Dopo l’intervento preghiamo di:
- evitare sforzi fisici e in caso di necessità stare a riposo al letto
- applicare regolarmente le cure locali e sistemiche prescritte
- non toccare il bendaggio occlusivo messo dal medico
- avvisarci subito in caso di:
- aumento di rossore dell’occhio
- aumento di dolore dell’occhio operato
- forte mal di testa
- calo visivo acuto
In caso di intervento ambulatoriali la preghiamo di non guidare l’automobile ma di farsi accompagnare oppure di usare i mezzi pubblici.
La capacità lavorativa viene definita dopo l’intervento.