Il glaucoma cronico
Trattasi di una malattia con atrofia progressiva del nervo ottico. All’inizio della malattia il campo visivo deteriora progressivamente senza che il paziente se ne accorge. Negli stadi avanzati il paziente comincia a notare una limitazione del campo visivo e un calo visivo. Tra le cause conosciute la più frequente e più importante è l’aumento della pressione intraoculare. Solamente un medico oculista è in grado di valutare il livello della pressione necessaria per il suo occhio, tenendo conto dello stato del nervo ottico, del campo visivo e dello spessore corneale.
Perché operare il glaucoma cronico?
Esistono tre metodi per abbassare la pressione intraoculare:
- dei colliri
- il laser
- la chirurgia
Le proponiamo la chirurgia perché a nostro avviso si tratta nel suo caso della migliore soluzione per poter mantenere al più lungo la sua vista e il suo campo visivo.
La chirurgia filtrante del glaucoma cronico
Durante l’intervento il paziente è sdraiato sulla schiena. La testa è coperta con un telo sterile e l’operazione si svolge sotto un microscopio. Si tratta di un intervento chirurgico maggiore perché è necessario incidere l’occhio per abbassarne la pressione.
- Ricovero: l’intervento è possibile sotto condizioni ambulatorie (ospedale di giorno), con un controllo post-operatorio il giorno dopo nel mio studio a Chiasso. In alcuni casi è preferibile un ricovero di tre giorni. La scelta, della soluzione ideale nel suo caso verrà discussa prima dell’intervento.
- Anestesia: di regola l’occhio viene operato sotto anestesia locale retrobulbare con una iniezione sotto l’occhio. Un anestesista sorveglia la funzione respiratoria, regola la pressione arteriosa e il battito cardiaco durante l’intervento e le somministra dei medicamenti calmanti.
- La chirurgia filtrante: consiste in una apertura dell’occhio e creazione di una specie di valvola che permette al liquido dell’interno dell’occhio di uscire al momento dell’aumento della pressione intraoculare. In certi casi è necessario di utilizzare dei mezzi meccanici oppure chimici per facilitare la filtrazione. Vengono utilizzati dei punti di sutura. In certi casi può essere necessario di togliere un piccolo pezzettino dell’iride oppure di togliere una parte del corpo vitreo.
- Incidenti e complicazioni pre-operatorie: questi sono molto rari e possono provocare un rinuncio all’intervento. La complicazione più grave è un emorragia che in generale si riassorbe in qualche giorno e, in casi estremamente rari può finire in una perdita di vista, perdita dell’occhio.
Evoluzione post-operatoria
- Nella maggior parte dei casi (75%) la pressione intraoculare scende a livello normale. Un bozza filtrante si forma sotto la palpebra superiore. Nel 25% dei casi può essere necessario di riprendere colliri antiglaucamatosi oppure di riprendere una seconda volta l’intervento. Fino al riassorbimento delle suture esse possono irritare l’occhio nelle prime settimane dopo l’intervento. Raramente è necessario di togliere i punti di sutura. In generale il paziente nota un passeggero peggioramento della vista e una lacrimazione.
- Il trattamento post-operatorio consiste nell’instillazione di gocce, applicazione di pomata ed eventualmente protezione dell’occhio con una coque oppure un bendaggio durante il periodo prescritto. Sconsigliamo la giuda della macchina, l’uso di macchinari o strumenti pericolosi e, consigliamo di diminuire l’attività professionale.
- La normalizzazione della pressione tramite chirurgia filtrante è un metodo efficace per rallentare e frenare il processo d’atrofia del nervo ottico. Malgrado questo fatto l’evoluzione di glaucoma può continuare nel caso dell’esistenza di altri fattori, per esempio disturbi circolatori.
La chirurgia filtrante del glaucoma ha come obbiettivo di abbassare la pressione nell’occhio. In nessun caso non è possibile migliorare l’acuità visiva.
Complicazioni della chirurgia filtrante di glaucoma cronico.
- Complicazioni gravi sono eccezzionali e non è possibile di numerarle. Subentrare la necessità di dover fare un alto intervento oppure addirittura della perdita dell’acuità visiva. In generale si tratta di :
- infezioni
- matisma dell’occhio (paziente stesso oppure)
- ipertensione oculare che può necessitare di un nuovo intervento
- Altre complicazioni meno gravi sono:
- filtrazione troppo importante
- forte riduzione della pressione intraoculare a lungo termine
- lacrimazione eccessiva
- infiammazione dell’occhio
- dolori legati alla filtrazione
- formazione o peggioramento di una cataratta